
ROCCARASO – Non solo inosservanza del provvedimento del sindaco ma anche maltrattamento di animali. Sono queste le ipotesi di reato che la Procura della Repubblica di Sulmona contesta ad un 61 enne residente in Alto Sangro, C.G, per aver inseguito e filmato l’orsa Bambina lo scorso 27 giugno sul territorio comunale di Roccaraso. I Carabinieri Forestali della Stazione di Roccaraso con il supporto dei militari della Stazione Carabinieri Territoriale di Pescocostanzo hanno dato esecuzione in queste ore ad un decreto emesso dal Procuratore Capo della Procura di Sulmona, Luciano D’Angelo, procedendo al sequestro, in via d’urgenza, di un telefono cellulare e di un veicolo a carico del 61 enne, presunto autore del filmato relativo all’inseguimento con autovettura di una femmina adulta di orso bruno marsicano con al seguito un cucciolo. Poco dopo la diffusione sui social network del video, erano pervenute ai Carabinieri forestali numerose segnalazioni di dissenso da parte dell’opinione pubblica e in particolare di associazioni animaliste che condannavano tale condotta come un episodio grave sia per l’incolumità delle persone che per il benessere dell’orso. I militari della stazione forestale di Roccaraso avevano avviato nell’immediatezza mirate attività tecniche d’indagine visionando telecamere, ascoltando potenziali testimoni riuscendo a raccogliere precisi e concordanti indizi a carico del presunto autore che è stato deferito in Procura. Risulta indagato per maltrattamenti e inosservanza dell’ordinanza sindacale che dispone il divieto di avvicinarsi ad esemplari di orso bruno marsicano a piedi, in auto e con qualunque mezzo a distanza inferiore di 300 m. Tali comportamenti, infatti, possono determinare delle condizioni di stress con cambiamenti significativi delle condizioni fisiologiche ed etologiche del plantigrado potenzialmente idonei a cagionare pericoli per l’esemplare e per l’incolumità pubblica.