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SULMONA – “Se le gravi accuse sul bilancio dovessero essere riscontrate, è possibile ipotizzare che non sarebbe conforme al vero neanche il Bilancio 2018 del Comune di Sulmona, e di conseguenza anche quelli degli altri comuni soci”. Ad affermarlo è il coordinamento della Lega di Sulmona all’indomani della richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura della Repubblica per l’amministratore unico del Cogesa, Vincenzo Margiotta, per le ipotesi di reato di false comunicazioni sociali e peculato. “La governance che domina in Valle Peligna, volta soltanto al consolidamento del potere di una precisa parte politica è visibile e nota a tutti (nessuno escluso) – scrive il coordinamento cittadino della Lega -, unitamente alle ‘collusioni’ che hanno raggiunto livelli ‘inimmaginabili’ disegnano un quadro che mette a rischio la tenuta sociale e delle istituzioni nel nostro territorio. Crediamo inoltre sia arrivato il momento di fare chiarezza anche sul comportamento e le commistioni di alcuni Comuni soci (sindaci), oltre a quello dell’assemblea che un giorno vota per la conferma dell’amministratore unico e dopo pochi giorni inspiegabilmente cambia idea e vota per un CdA “. Per la Lega “altro capitolo da chiarire è quello delle assunzioni. A guardare il sito web del Cogesa , si ha l’impressione di essere capitati sul sito di un’agenzia interinale: si parla solo di selezioni, mai di servizi al cittadino. È ora di fare piena chiarezza sulla gestione degli ultimi anni del Cogesa, della Saca, del Consorzio di Bonifica, e questo potrà avvenire soltanto con una nuova gestione svincolata anche dagli interessi e dalle commistioni dei soci. La Lega Sulmona, chiederà anche attraverso i suoi rappresentati al Parlamento che si attivino tutte le Istituzioni preposte per fare piena luce sull’evidente corto circuito istituzionale che si è creato sul nostro territorio”. (a.d’.a.)

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