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SULMONA – Avvio dell’anno scolastico in dad anche per l’Itcg. A metterlo nero su bianco sul tavolo, convocato per questa mattina dalla preside del Polo Fermi, Luigina D’Amico, è il Presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso. Sostanzialmente si profila un inizio dell’anno scolastico da “remoto” anche per gli aspiranti ragionieri e geometri, dal 12 al 17 settembre, per organizzare il trasloco e la sistemazione dell’aule nel plesso dell’ex convento di S. Antonio che ha risposto alla manifestazione d’interesse bandita dall’ente. Nella giornata di lunedì si procederà all’aggiudicazione dell’appalto per poi passare all’atto pratico dello spostamento e del trasloco che, assicurano gli addetti ai lavori, potrebbe essere effettuato anche in un paio di giorni. “Abbiamo selezionato lo stesso arco temporale per definire, in quella settimana, la vicenda della vulnerabilità dell’Iti e il trasferimento del De Nino-Morandi”- fa sapere il Presidente Caruso che ieri ai nostri microfoni ha annunciato che si procederà alla firma del contratto con l’unica impresa che ha presentato l’offerta, nonostante l’assenza della classe terza, al fine di raggiungere l’obiettivo primario dell’acquisizione dell’immobile. In queste ore cresce il malcontento delle famiglie, soprattutto in ordine alle tempistiche che non consentono un’apertura serena e regolare dell’anno scolastico. Incomprensibile e inaccettabile per i genitori che, soprattutto sui social, non nascondono il proprio sdegno. Tra misteri e scoperte anche i più attenti hanno messo in secondo piano la sede storica dei ragionieri e geometri che continua a guidare la classifica degli edifici “dimenticati”. “Martedì torneremo di nuovo al Provveditorato ai fini della pubblicazione della gara d’appalto”- annuncia Caruso, lo stesso che nei mesi scorsi aveva minacciato il ritiro della convenzione. L’obiettivo imminente tuttavia è la ripresa sicura delle attività didattiche. Perchè il segreto non è solo portare alla luce i problemi ma anche cercare soluzioni rapide ed efficaci, fermo restando che resta desolante, in tutta questa vicenda, l’atteggiamento della politica.

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