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SULMONA – “A brevissimo andiamo a gara e sarà un giorno di festa per il territorio” ripete il Presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso. Peccato che sono passati più di otto anni da quel 17 ottobre 2014 e non vi è traccia della gara per l’appalto del lavoro. L’ultimo passo in avanti lo ha fatto la Provincia che ha stanziato 200 Mila euro per il completamento del progetto. Una variante di bilancio che permette ora di chiudere la procedura per la pubblicazione della manifestazione d’interesse. A bandirla sarà l’ente che tornerà pure soggetto attuatore. Il progetto esecutivo redatto dalla Promedia s.r.l., attende che il secondo lotto venga realizzato secondo le più moderne tecnologie e materiali disponibili, prevedendo la demolizione e nuova posa in opera di muri perimetrali, pavimentazioni, infissi e impianti, per una struttura sicura e all’avanguardia. Il costo dell’intervento comporterà una spesa complessiva di 4 milioni e 900 mila euro e sarà concluso in 540 giorni lavorativi, ovvero in poco meno di due anni. Per completare la procedura ci sono voluti quasi nove anni. Non uno o due. Un arco temporale surreale e inaccettabile. Intanto in viale Mazzini, dove la scuola nel frattempo ha trovato a casa , si è svolto l’orientamento, quest’anno più vicino alla sede storica. Un’occasione per invertire la rotta. Anche se la vera partita si gioca sul fronte della ristrutturazione. Lì è la politica che deve tenere alta l’attenzione. Perché non passi altro tempo ancora. La vera festa, per dirla con le parole di Caruso, ci sarà quando le porte dell’edificio di via D’Andrea si riapriranno. Lì per decenni si sono formate diverse figure professionali: commercialisti, geometri, ingegneri, architetti, avvocati, giornalisti, docenti e perfino presidi. E se a distanza di nove anni la popolazione scolastica non è ancora rientrata nella sua sede naturale è sicuramente per lo scarso interesse istituzionale ma anche per gli ostacoli interni che hanno costituito una sorta di battaglia nella battaglia. Fortuna che il tempo è galantuomo.

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