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SULMONA- Un uomo tutto d’un pezzo ma anche la signorilità fatta  persona. Per un malore improvviso la notte scorsa è morto Antonello Di Benedetto, 72 enne sulmonese, storico esercente. In città Di Benedetto, discendente di una famiglia di stimati commercianti e professionisti, era molto conosciuto. Per lungo tempo insieme al padre Guido e allo zio Aldo aveva tenuto un rinomato esercizio commerciale di abbigliamento, in corso Ovidio. Con Di Benedetto, spirito gioviale e con tutti gentile, va via un altro pezzo di una Sulmona perbene. “Un esempio di vita per chi può comprendere cosa sia essere un signore nel cuore e nei pensieri. Incapace di sentimenti aspri verso chiunque. Di sicuro per te la chiesa si sarebbe riempita” ha scritto la figlia Elide annunciandone la scomparsa. “Ci hai insegnato a sorridere e con l’esempio a non chinare il capo davanti alle avversità e nella tua vita nei hai affrontate parecchie ma sempre con un coraggio e un’allegria sorprendenti. Ci hai insegnato la generosità, a guardare alle cose importanti, a perdonare nell’animo, ad amare” ha concluso Elide. Antonello Di Benedetto lascia un vuoto incolmabile sia nella parrocchia di Cristo Re, che assiduamente frequentava sia nel coro dell’Arciconfraternita trinitaria nel quale aveva cantato fin da giovane, iscrivendosi al sodalizio e restandovi sempre legato. Con la moglie Lucia, Antonello lascia i figli Guido, Elide e Francesca Romana. Signori si nasce e si muore e Di Benedetto ce lo insegna. Se ne è andato in punta di piedi, ricordandoci che educazione e garbo sono ancora possibili in un mondo privo di valori.

Andrea D’Aurelio

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