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Nella serata di ieri il personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto tre giovani albanesi, TZ 19 anni, BR  19 anni e KA di 17 anni, responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina. Gli investigatori, da tempo impegnati in servizi mirati volti a contrastare il fenomeno della diffusione delle sostanze stupefacenti, sono riusciti ad individuare una “centrale di spaccio” creata dai due arrestati maggiorenni, i quali reclutavano loro connazionali minorenni utilizzandoli come veri e propri “Pusher” per la cessione della droga ai clienti. In una via nei pressi del centro cittadino, è stato identificato l’appartamento utilizzato come base per lo spaccio e ricostruite le modalità con le quali si provvedeva alla distribuzione della droga. In particolare, osservando i movimenti del gruppo, si notava che i piccoli pusher, più volte al giorno, dopo avere reperito nell’appartamento le dosi di droga confezionate, raggiungevano un vicino parcheggio per incontrarsi con gli occasionali clienti. Ieri pomeriggio gli investigatori, dopo aver identificato alcuni acquirenti e avuto riscontro delle cessioni di droga, hanno fermato il giovane spacciatore albanese che, dopo un iniziale tentativo di fuga, è stato bloccato e trovato in possesso di 22 dosi di cocaina. Contemporaneamente, altri poliziotti facevano irruzione nell’appartamento ‘base’ dell’organizzazione, dove gli altri due giovani albanesi, dopo aver ingaggiato una breve colluttazione con gli agenti nel tentativo di  assicurarsi la fuga, venivano bloccati ed arrestati. Nel corso della perquisizione nell’abitazione sono state rinvenute bustine per il confezionamento della sostanza stupefacente, simili a quelle sequestrate al connazionale minorenne, bilancini di precisione e circa 5000 euro in contanti in banconote di piccolo taglio, provento dell’illegale attività. Il minore è stato tratto in arresto e su disposizione del P.M. presso la Procura dei Minorenni, condotto presso il C.P.A. di L’Aquila, mentre i due connazionali maggiorenni, in accordo con il P.M. ristretti presso il la Casa Circondariale di Lanciano. L’attività svolta, con la quale è stato messo a segno, ancora una volta, un duro colpo al fenomeno dello spaccio di droga nel capoluogo, ha evidenziato la problematica di una sempre più giovane età dei soggetti responsabili di tali reati.

 

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