SULMONA – L’Inps le abbassa la soglia di invalidità civile e la Asl viene condannata per la seconda volta. Il Tribunale di Sulmona ha dato ragione a una 60 enne del posto, F.M., che può tornare a godere dell’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria, dopo la revoca disposta dalla Asl 1 a seguito della visita di revisione effettuata dall’Inps. La donna aveva ottenuto l’esenzione ticket al termine di una battaglia legale che aveva portato al riconoscimento dell’invalidità civile del 67 per cento, ovvero a maturare i requisiti sanitari necessari per l’ottenimento dell’esenzione. Dopo il primo atto celebrato in Tribunale e il riconoscimento dei suoi diritti, per la 60 enne è cominciato il secondo tempo, all’indomani della visita di revisione dell’Inps che ha abbassato la percentuale di invalidità dal 67 per cento al 55 per cento, facendo venir meno la soglia minima per ottenere l’esenzione ticket. Il verbale di revisione è stato immeritamente impugnato dal legale della donna, l’avvocato Valentino Zurlo, che ha citato in giudizio Asl ed Inps al fine di ripristinare la percentuale di invalidità , sostenendo che la varie patologie di cui è affetta la 60 enne non avevano ridotto minimante la sua invalidità civile. Si torna in Tribunale e il giudice ha nominato un perito per espletare la consulenza tecnica di ufficio di carattere medico-legale. A seguito della perizia il giudice della previdenza ha pronunciato la sentenza di condanna per la Asl che dovrà corrispondere le spese di lite e del ctu. Per il Tribunale la percentuale del 67 per cento deve essere ripristinata, come si evince dalla documentazione peritale, per questo la donna riottiene l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria. In un periodo storico dove i controlli si fanno più intensi e mirati in alcuni casi si rischia di negare il sacrosanto diritto di accesso più agevole alle cure agli utenti più deboli. E’ un po’ il sentore generale anche se bisognare sempre valutare caso per caso.
Andrea D’Aurelio