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SULMONA – Il latitante prende il volo. Ma non quello che lo avrebbe reso per sempre un “uccel di bosco”. E’ previsto per la mattinata di oggi il rimpatrio di M.L.D., il 39 enne sulmonese, tratto in arresto lo scorso 29 settembre a Marbella di Spagna dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (S.C.I.P.) per il tramite del II Reparto – Ufficio Cooperazione Internazionale e Rapporti con Enti Collaterali, al termine di una battente attività d’indagine eseguita dal Nucleo Mobile della Guardia di Finanza di Sulmona che ha chiuso il cerchio sullo scaccio allo spaccio. “Gabriele”, come si faceva chiamare in Spagna ( ma aveva pure altri nomi), atterrerà all’aereoporto di Fiumicino prima di essere tradotto in un istituto penitenziario romano per scontare la misura cautelare, disposta tre anni fa ma di fatto non eseguita vista la sua latitanza. Dall’odierna giornata, completato l’inter per il rimpatrio, accelerato per via del consenso prestato dal diretto interessato, il giovane pregiudicato sarà preso in carico dalla giustizia italiana. Decorreranno quindi i cinque giorni per l’interrogatorio di garanzia, da fissare e tenersi davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona. Semmai l’ormai ex latitante avrà qualcosa da dire. L’uomo era fuggito il 24 ottobre 2019 quando il Tribunale emise l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’inchiesta “Un Posto in Paradiso”, più nota come “Droga nel garage”, nel corso della quale l’autorità giudiziaria dispose cinque misure cautelari e sequestrò un chilo di cocaina nel garage di un dipendente comunale oltre a 13 kg di hashish. Il rintraccio è stato possibile tramite un’attività di Intelligence delle Fiamme Gialle di Sulmona, probabilmente legata anche all’operazione più recente di Bussi sul Tirino, come si è appreso da indiscrezioni. Il sulmonese sembrerebbe che non sia recato direttamente in Spagna ma si sia nascosto sul territorio peligno per un buon periodo, forse in attesa di documenti. Inoltre sembrerebbe che ricevesse da un amico di Sulmona persino capi di abbigliamento o calzature. E non erano regali. Il condizionale è d’obbligo poichè non risultano precisi riscontri investigativi al riguardo anche se segnalazioni in tal senso pure sarebbero arrivate alle forze dell’ordine. Oggi il suo “controesodo”, favorevole ma forzato. Perchè non è il viaggio di ritorno da una vacanza. Il volo con destinazione Fiumicino lo porterà dietro le sbarre dove, quasi sicuramente, ci resterà per un pò.

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