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SULMONA – Emissione sonore oltre i limiti in spregio alla normativa vigente. La Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila corre ai ripari per gli impianti rumorosi dell’ospedale dell’Annunziata. Una vicenda annosa che continua a creare nocumento ai residenti del quartiere, soprattutto in via De Blasis, dove lo scorso novembre sono stati eseguiti nuovi rilievi da parte dell’Arta. Il responso, messo nero su bianco nella giornata di ieri sul sito istituzionale della Asl, non lascia scampo all’azienda sanitaria. Dagli esami fonometrici è emerso infatti che “il rumore prodotto dagli impianti aeraulici dell’ospedale civile di Sulmona aveva provocato il superamento del limite differenziale a finestre aperte in periodo notturno”. Per questo il sindaco della città di Sulmona, con ordinanza numero 63, aveva disposto lo scorso 29 novembre nei confronti della Asl l’attivazione nell’immediato di “tutti gli accorgimenti necessari a limitare le emissioni rumorose, con particolare riguardo alle aree confinanti con le abitazioni”. Da qui la deliberazione del Direttore Generale dell’azienda, Ferdinando Romano, che ha affidato lo scorso 1 febbraio l’incarico professionale per la predisposizione di una relazione di impatto acustico alla Itel Telecomunicazione srl al prezzo di 13.400 euro. Sostanzialmente la Asl vuole avvalersi di una consulenza per risolvere la problematica, tenendo conto anche del piano acustico comunale recentemente aggiornato. La battaglia contro gli impianti rumorosi del nosocomio era iniziata nel 2016 ed era finita sui banchi della giustizia tant’è che il prossimo 21 marzo si aprirà la fase istruttoria del processo a carico dell’ex Manager, Rinaldo Tordera. All’azienda sanitaria la magistratura contesta di non aver impedito che i rumori dell’impianto di termoventilazione delle sale operatorie e del generatore superassero i limiti previsti nella normativa vigente. Alla luce delle ulteriori determinazioni l’azienda non potrà più indugiare.

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