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SULMONA – “Il riconoscimento della V Macroarea Alto Aterno-Gran Sasso della Laga, su impulso dell’assessore regionale alle aree interne, Andrea Gerosolimo, lascia ben sperare sulla istituzione di una sesta . Ne è convinto il leader di Sovranità Valle Peligna Alberto Di Giandomenico che sollecita la Regione per l’istituzione della Macroarea Valle Peligna-Valle del Sagittario, chiesta e voluta da 16 sindaci. Il coordinatore di Sovranità chiede rispetto per tutte le altre aree interne e domanda al sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, di far valere i diritti del suo territorio sollecitando l’assessore Gerosolimo a formulare una nuova proposta d’istituzione per la VI Macroarea abruzzese che deve vedere protagonista i comprensori Peligno e Sagittario. “Questo territorio non ha nulla da invidiare agli altri e ha diritto a che sia riconosciuta la Macroarea di riferimento perché non possiamo stare al confino in quella di altri territori – prosegue Di Giandomenico– Resta valida ed efficace la proposta presentata nel 2014 dai sindaci che aggiunge un miglioramento alle 4 aree individuate dal presidente della giunta regionale, Luciano D’Alfonso e poi confermate con delibera di giunta n. 290 del 14 aprile: Gran Sasso – valle Subequana, Basso Sangro-Trino, val Fino-Vestina e valle Roveto-valle del Giovenco. La Macro area valle Peligna e valle del Sagittario, chiesta alla Regione, presenta tutti i requisiti individuati per assicurare una suddivisione rispondente alle esigenze dell’amministrazione regionale e alle peculiarità delle aree interne e montane – conclude Di Giandomenico – sollecitando chi di dovere a riservare lo stesso diritto a questa comunità”. Se da un lato si parla di sesta macroarea, dall’altro è lo studio del prof. Mascarucci ad aprire uno spiraglio con le aree urbane funzionali.  Nella rivoluzione geografica oltre Pescara-Chieti, Teramo, L’Aquila, Avezzano, Lanciano e Vasto, c’è anche Sulmona. Una strada che piace a Casini e Gerosolimo.

Andrea D’Aurelio

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