banner
banner

SULMONA – “Una persona cara che continuerà a vivere ancora”. Nel dramma e nella tragedia di una perdita improvvisa dovuta a una emorragia cerebrale, è un gesto che tocca le corde del cuore quello compiuto dai fratelli e dai familiari di Luigina Natale, medico chirurgo di Sulmona, interpretando peraltro fedelmente il suo “essere” e un desiderio che lei stessa aveva espresso a suo tempo: un gesto, quello di acconsentire all’espianto e alla donazione degli organi, che ridarà il sorriso e una nuova vita ad alcune persone grazie al dono del fegato, dei reni, ma anche delle cornee e dei bulbi oculari che andranno alla banca degli occhi. La vicenda riguarda per l’appunto la dottoressa in pensione, morta all’età di 68 anni, nell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Luigina Natale aveva prestato servizio a Roma fino a qualche anno fa quando è stata collocata a riposo. E’ quindi tornata in città a casa della sorella dove ha vissuto gli ultimi anni. La morte naturale è dovuta a una emorragia ma la 68 enne soffriva già di alcune patologie pregresse. Il suo desiderio di donare gli organi è stato esaudito in queste ore grazie ai familiari. “E’ una richiesta che mi faceva spesso perché sapeva di essere fragile e voleva fortemente. Per cui abbiamo deciso di accontentarla, essendoci morte celebrale”- affermano alcuni familiari- “ci piacerebbe che questo gesto fosse seguito anche da altre persone. Sarebbe bello che tutti lascassero nel proprio testamento personale questa cosa perché è bello sapere che persone che nemmeno conosci potranno vivere grazie ad una persona a te cara”. Una piccola luce nel dramma. Come a dire che la morte non ferma la vita nuova.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento