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BARREA – Manaccia a pubblico ufficiale aggravata dall’uso dell’arma  e interruzione di pubblico servizio. Per questi due specifici reati un 63 enne di Opi, A.R., è stato condannato ieri dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona alla pena di sette mesi di reclusione. La vicenda risale al 6 luglio 2017 quando l’uomo minacciò, mediante l’uso di un coltello a serramanico, il controllore in servizio dell’autobus di linea di trasporto pubblico Tua ( incaricato di pubblico servizio) che lo invitava a non consumare bevande alcoliche a bordo dell’autobus che in quel momento stava transitando sul territorio comunale di Barrea. Ma c’è di più. All’uomo è stato contestata anche l’interruzione di pubblico servizio perché la sua condotta provocò un ritardo della corsa del bus di linea, partito da Castel Di Sangro e diretto ad Avezzano. Un quadro probatorio abbastanza solido nonostante la tesi difensiva dell’avvocato del foro di Sulmona, Maria Grazia Lepore, secondo la quale “dall’istruttoria svolta sia emerso che la minaccia non è stata tale da indurre il concreto timore di un danno ingiusto. E non vi sarebbe (ndr) stata, da parte dell’imputato, né la prospettazione di un male notevole né una condotta tale da determinare una costrizione ad interrompere un pubblico servizio, coartando in qualche modo la volontà del controllore”. Per il 63 enne è arrivata la condanna a sette mesi di reclusione ma la difesa ha già annunciato di appellare la sentenza, non appena saranno rese note le motivazioni.

Andrea D’Aurelio

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