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SULMONA – Molestie “continuate” e minacce gravi. Dovrà rispondere di questi reati un 48 enne del posto che ieri è dovuto comparire davanti al giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, per la prima udienza del processo  penale a suo carico che si è aperta ai soli fini del rinvio. La vicenda giudiziaria riguarda due ex conviventi e comincia nel 2013 quando l’uomo viene raggiunto dal provvedimento dell’ammonimento da parte del Questore dell’Aquila in ordine al reato di stalking. Una linea che la Questura adottò a seguito dell’inchiesta aperta dai Carabinieri della stazione di Corfinio che avevano raccolto la denuncia della vittima per i continui atti persecutori dentro le mura domestiche. La relazione finisce e i due si separano. Ma nel 2018 l’imputato avrebbe reiterato la sua condotta quando la sua ex decise di pignorare alcuni oggetti di casa dopo che il 43 enne si sarebbe sottratto agli obblighi del mantenimento. Secondo l’accusa sarebbero partite delle minacce gravi, perpetrate anche tramite messaggi, dai toni forti e crudi del tipo “io ti stendo, ti accoppo, ti faccio male”. La donna a quel punto chiese quindi aiuto alla Polizia. Le nuove indagini furono condotte dalla Squadra Anticrimine del Commissariato Ps di Sulmona. L’attività investigativa portò al rinvio a giudizio dell’uomo non per stalking, decise la Procura, ma per continuazione di molestie e minacce gravi. Due reati pesanti ai quali il 48 enne ora dovrà rispondere.

Andrea D’Aurelio

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