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SULMONA – Sulla morte di Attilio Caranfa, 80 enne di Roma domiciliato a Villalago, la Procura della Repubblica di Sulmona ha aperto un’inchiesta. La salma dell’anziano in queste ore è stata trasferita nella cella frigorifera del locale nosocomio in attesa dell’esame autoptico che servirà a circoscrivere le cause del decesso avvenuto l’altro giorno, nell’ex pronto soccorso di viale Mazzini, dopo un pomeriggio e una notte trascorsi in ambulanza. Ancora nessun incarico è stato conferito all’anatomopatologo ma il Sostituto Procuratore Aura Scarsella ha effettuato l’altro giorno un sopralluogo in ospedale per rendersi conto di persona della situazione. E’ probabile che l’incarico arriverà nelle prossime ore all’esito degli accertamenti investigativi curati dalla Polizia che si sta occupando della tragica vicenda. Nelle ultime ore sono stati sentiti i familiari di Caranfa, medici e infermieri in servizio nei turni lavorativi nel corso dei quali l’anziano è stato preso in carico, nonché il Direttore sanitario della struttura ospedaliera. Gli organi inquirenti stanno cercando di raccogliere elementi utili per far luce sul caso e per accertare eventuali responsabilità legate alla sanità allo stremo e alla gestione dei ricoveri e delle diagnosi in tempo di pandemia. L’anziano di Villalago si era sottoposto al tampone su indicazione del medico di base. In ospedale era arrivato per alcuni accertamenti. Sottoposto al test rapido che ha dato esito positivo, Caranfa avrebbe atteso la presa in carico nell’ex pronto soccorso all’interno dell’ambulanza, in buone condizioni. Una volta entrato sarebbe morto qualche ora dopo tra le braccia di un infermiere, stroncato probabilmente da un arresto cardiaco, in attesa dell’esito del tampone molecolare che ha confermato il contagio da Covid. Si va verso quindi la prima autopsia su un paziente affetto da Coronavirus a Sulmona. Ulteriori sviluppi potrebbero esserci a breve.

Andrea D’Aurelio

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