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SULMONA – Il dato che fa tremare i polsi è quello riguardante il ruolo pilastro dell’operatività penitenziaria vale a dire quello degli agenti e assistenti passato dai 288 del 1994 ai 191 di oggi. 15.000 sono i giorni di congedo ordinario arretrato e moltissimi degli agenti presenti con più di 100 ferie da smaltire. E’ questo il drammatico quadro venuto fuori dall’assemblea di piazza della Polizia Penitenziaria, tenutasi oggi nel piazzale del carcere peligno, convocata dal cartello unitario sindacale, che ha richiamato la presenza anche delle istituzioni, a cominciare dal Segretario regionale della Lega, Luigi D’Eramo, di Attilio D’Andrea intervenuto per conto della senatrice pentastellata Gabriella Di Girolamo, e Luigi D’Alessandro di Italia Viva Sulmona. Secondo Osapp, Uil, Fns Cisl, Uspp e Cnpp, la situazione è destinata ancora  più a peggiorare a far data prossimo 7 settembre. “Sarà allora”- spiegano i manifestanti- “che ulteriori 26 unità del ruolo pilastro sarà sottratto alla forza effettiva. Questo accadrà per consentire loro la partecipazione al corso di avanzamento al grado. Tragica sarebbe la situazione se, a dispetto di una mancata integrazione di personale si provvedesse a dare il là all’apertura del nuovo padiglione destinato ad accogliere ulteriori 200 mafiosi”.  Da qui il grido l’allarme lanciato alla politica che oggi si è “stretta” intorno alla vertenza del carcere anche se, si spera, la situazione possa migliorare per davvero. L’invio di nuovo personale è stato annunciato dalla senatrice Di Girolamo mentre D’Eramo ha preso l’impegno dell’interrogazione parlamentare.  Ma si resta in attesa di numeri e dettagli.

Andrea D’Aurelio

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