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SULMONA – I primi risultati arrivati dall’Arta dopo lo studio e il monitoraggio sulla qualità dell’aria preoccupano e non poco i medici del capoluogo peligno. “I recenti dati dell’Arta in merito alle rilevazioni di inquinanti nell’aria pubblicati successivamente agli incendi che si sono sviluppati sul Monte Morrone, suscitano preoccupazione nell’immediato a causa della presenza di monossido di carbonio e di particolato e a lungo termine per il persistere del benzene, di polveri fini e ultrattivi che, pur non essendo normate, risultano le più tossiche dai dati della letteratura internazionale”- rilevano i medici pediatri, i medici di famiglia di Sulmona e i componenti della commissione patologia ambientale dell’ordine dei medici della provincia dell’Aquila i quali sottolineano di aver rilevato già dei casi di pazienti con problemi non solo alle vie respiratorie, correlati alla presenza di inquinanti volatili. “Situazione preoccupante che ci spinge a chiedere alla Asl e al sindaco di Sulmona Annamaria Casini, quale autorità sanitaria della città”, incalzano i medici, “di conoscere dettagliatamente gli indirizzi attuali e futuri per la tutela della salute pubblica a breve e a lungo termine”. I medici sottolineano la mancanza di uno studio sulla qualità dell’aria già richiesto fin dal 2010 che se pur commissionato e affidato al dottor Tommaso Pagliani, non è stato mai realizzato per inadempienza delle procedure di affidamento dell’incarico da parte del comune di Sulmona. “Pertanto alla data odierna”, concludono i medici, “mancano dati di riferimento dello status atmosferico in Valle Peligna che sarebbero risultati preziosi per una comparazione con i livelli di tossicità raggiunti attualmente a seguito dei fenomeni boschivi che stanno devastando il monte Morrone”.

a.d’.a.

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