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SULMONA – L’ordinanza non viene aggiornata e adeguata alle richieste della parrocchia e la processione passa in mezzo le auto. La scena imbarazzante è avvenuta ieri nella centralissima piazza Garibaldi che è rimasta aperta al traffico con le auto parcheggiate in ogni angolo della piazza e gli automobilisti che si sono ritrovati spiazzati. Qualcuno ha atteso il passaggio del corteo processionale e qualcun altro si è fatto riconoscere sollecitando il deflusso della processione a colpi di clacson. Un fuori programma che ha dell’incredibile e che non è passato inosservato. La parrocchia della Basilica Cattedrale di S. Panfilo aveva chiesto per iscritto e verbalmente agli uffici di Palazzo San Francesco le autorizzazioni per il passaggio della processione anche in via De Nino, via Marselli, piazza Garibaldi e Largo Faraglia. Una novità rispetto agli altri anni che la comunità parrocchiale ha voluto introdurre per ripristinare l’antico percorso. Quando però la processione ha imboccato via Marselli e ha trovato la strada aperta alle auto è scattata la fibrillazione. Tutto alla fine è filato liscio. Nell’ordinanza dirigenziale del 18 aprile scorso è stato istituito il divieto di sosta con rimozione forzata di tutti i veicoli in viale Matteotti, piazza Tresca, corso Ovidio, piazza Plebiscito, via P. Serafini, via Della Cona, corso Ovidio e piazza Tresca. Il provvedimento varato dal quarto settore tiene conto del percorso dello scorso anno. “Noi abbiamo fatto tutte le richieste in tempo utile”- ricorda il parroco don Domenico Villani. Non è dato sapere il perché da Palazzo San Francesco non hanno integrato l’ordinanza per la chiusura del traffico. Quello che è certo è che il fuori programma non ha inciso minimamente sull’ottima riuscita dei festeggiamenti. Si può dire, al contrario, che il santo ha aperto simbolicamente le strade, riuscendo a passare anche per quelle arterie che non erano state chiuse al traffico veicolare.

Andrea D’Aurelio

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