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Nei giorni scorsi è stata revocato il vitalizio all’ex presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco in seguito alla condanna di 3 anni e 11 mesi per ‘induzione indebita’ relativa alle vicende della Sanitopoli abruzzese che culminarono con il suo arresto nel luglio del 2008.

Del Turco, 76 anni lo scorso novembre, è stato segretario generale della Cgil, segretario del Psi, ministro e poi presidente della Regione Abruzzo. Ora vive nella sua casa di Collelongo, in provincia di L’Aquila, in condizioni di salute definite disperate dalla stampa locale a causa di un tumore e di malattie degenerative. In sua difesa si sono schierati giornalisti e ex compagni di partito come Claudio Martelli.

Così afferma Martelli: “Del Turco è malato di tumore e affetto da Alzheimer e Parkinson da più di un anno è segregato in casa in stato di incoscienza, condannato senza prove dopo mesi di carcere preventivo. Essere puniti retroattivamente per reati che non esistevano al momento della presunta commissione dei fatti è già un’oscenità giuridica contro la Costituzione. Infierire su un uomo già perseguitato da una condanna ingiusta, cui resta solo un fil di vita, è una barbarie immorale, incivile e disumana. Ci vorrebbe un atto di clemenza da parte del presidente della Repubblica e  di chi, oltre i soliti noti giustizialisti 5 Stelle, leghisti e Coltelli d’Italia, si è reso responsabile di questa infamia. Al di là dell’opportunità morale ed etica è anche un atto illegale, visto che il presunto reato del quale è accusato risale al 2006 e la norma sul ritiro della pensione è del 2015”. Anche la Regione Abruzzo ha sospeso il vitalizio che era stato assegnato a Del Turco a seguito della sentenza definitiva per via della interdizione per 5 anni dai pubblici uffici a seguito di una norma regionale deliberata successivamente ai fatti contestati.

“La prescrizione con fine processo mai e l’applicazione retroattiva delle norme sono un binomio pericoloso di cui l’Italia non può certo farsi vanto. II caso della revoca del vitalizio a Ottaviano Del Turco è l’ultimo aggiornamento della legge Severino, ma al di là degli aspetti squisitamente tecnici è anche un caso umanitario. E di fronte a casi umanitari il nostro ordinamento sa come agire”, scrive in una nota Franco Dal Mas, senatore di Forza Italia e componente della commissione Giustizia.

 

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