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La ricreazione è finita. Questa la dura reazione della consigliera regionale, Marianna Scoccia, sulla bocciatura della rete ospedaliera da parte del tavolo di monitoraggio del Ministero. “Nei giorni scorsi è arrivata l’ultima di una interminabile serie di cocenti bocciature per questo governo regionale di centrodestra. Dopo aver fatto, per anni, del riordino della rete ospedaliera mero strumento di consenso elettorale, attraverso promesse irrealizzabili, vengono a galla tutte le bugie del Governo Marsilio, Sulmona non sarà Ospedale di primo livello. Il Tavolo di monitoraggio ha in maniera inequivocabile respinto il Piano di Riordino presentato dalla Regione Abruzzo rilevando pesanti scostamenti dal D.M 70 (decreto Lorenzin): non vengono rispettati i bacini di utenza, manca l’individuazione di un DEA di II livello e nota dolente per il nostro territorio il punto nascita di Sulmona risulta sotto standard. Per quest’ultimo infatti si prospetta la chiusura, nel verbale vengono richiamate le due richieste di deroga entrambe respinte dal CPNn, vengono così resi vani gli sforzi del Governo D’Alfonso che era riuscito a mantenere nel comprensorio peligno un luogo sicuro in cui nascere. Questa annunciata bocciatura sottolinea in maniera ancora più evidente, qualora ce ne fosse bisogno, la superficialità con cui L’Assessore Verì ha affrontato un tema così importante per gli Abruzzesi. Ricordo ancora, inoltre, altisonanti annunci di chi, durante la campagna elettorale, non conoscendo le linee guida ministeriali, parlava di declassamento ed assoluta priorità di un ospedale di I^ livello a Sulmona, purtroppo per loro e per i tanti che credevano in quelle parole la realtà è un’altra. Ora la più facile giustificazione sarà dare la colpa al governo centrale dove, ahimè, ci sono loro stessi. La ricreazione è finita, mi auguro che cominci per questo Governo Regionale una stagione di lavoro serio e proficuo, il tempo delle promesse e dei sogni è terminato i cittadini aspettano i fatti”- ha sottolineato la Scoccia. Solo la scorsa settimana il governatore si diceva ottimista, a Pratola, sulla classificazione del nosocomio. I pareri ministeriali dicono tutt’altro.

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