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PRATOLA PELIGNA – Aveva dichiarato falsamente di risiedere sul territorio nazionale da dieci anni al fine di ottenere il reddito di cittadinanza. Per un 57 enne originario del Venezuela, residente a Pratola Peligna, è arrivata l’altro giorno la condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione più il pagamento delle spese processuali per la percezione indebita del beneficio. I fatti risalgono al biennio 2021-2022, precisamente da marzo a gennaio, quando l’imputato aveva percepito la somma di 720 euro mensili per un totale di quasi 8 mila euro percepiti senza alcun titolo, almeno secondo l’accusa. Il tutto per aver dichiarato si risiedere sul territorio nazionale da almeno dieci anni, requisito richiesto espressamente dalla legge per i percettori di reddito di cittadinanza. Nel corso delle verifiche a campione si è scoperto che il 57 enne risultava residente dal 2018, cioè da appena tre anni. Un vero e proprio “furbetto del reddito” per Procura e il giudice monocratico, Francesca Pinacchio, che lo ha condannato, riconoscendogli le attenuanti generiche. Diversa la tesi difensiva dell’avvocato, Vincenzo Margiotta, pronto ad appellare la sentenza poichè il requisito decennale, come già rilevato dalla Corte d’Appello di Milano, “viola l’articolo 3 della Costituzione perchè non ha alcun collegamento con il bisogno delle persone”. Persone in difficoltà economica ma esclude dal beneficio proprio per gli anni di residenza.

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