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SULMONA – Sotto l’albero arriva la scarcerazione e l’alleggerimento della misura cautelare per un 31 enne residente a Castel Di Sangro, tratto in arresto lo scorso marzo dai Carabinieri della locale compagnia per il reato di maltrattamenti alla compagna. Il giovane era finito agli arresti domiciliari dopo l’ordinanza del Gip del Tribunale di Sulmona. Misura che avrebbe violato più volte la scorsa estate fino a quando il Tribunale, recependo l’informativa dei militari, aveva disposto la custodia cautelare per la traduzione in carcere. Sette mesi di arresti, tra casa e cella, che hanno allentato le esigenze cautelari come rilevato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, che ha recepito l’istanza dell’avvocato difensore, Gaetana Di Ianni, e ha disposto la sostituzione della misura della custodia cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari. Il 31 enne, per il quale è stato disposto il giudizio immediato senza passare per la filiera dell’udienza preliminare, potrà allontanarsi dall’abitazione per raggiungere il posto di lavoro. La vicenda fa riferimento all’escalation di condotte vessatorie, dal novembre 2021 fino al 2 marzo 2022, che il giovane avrebbe posto in essere con sistematicità e abitualità. Tutto il repertorio dell’uomo padrone: continue telefonate sull’utenza cellulare della sua ex, inseguimenti con l’auto, minacce di morte in un locale pubblico con tanto di aggressione verbale, violenze fisiche e piscologiche che avrebbero portato il 31 enne perfino a picchiare la sua ex e a chiuderla in casa in sua assenza, fino a cagionarle un perdurante stato d’ansia e a costringerla a modificare le proprie abitudini di vita. Maltrattamenti che, secondo l’accusa, sarebbero avvenuti in presenza dei due figli minori della coppia. Da qui l’intervento dei Carabinieri e del Tribunale. Per il giudice sette mesi di misura cautelare sono bastati per allentare le esigenze cautelari. Per questo il giovane torna agli arresti domiciliari giusto in tempo per lo spumante e il panettone. Dovrà fare a meno del trenino e di uscite fuori porta. D’altronde l’imputazione a suo carico resta pesante.

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