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SULMONA – Un’istanza di sollecito al Tar Abruzzo per la fissazione dell’udienza di merito. E’ quanto depositato nei giorni scorsi dall’avvocato Armando Valeri, legale del Centro Nuoto Sulmona, ex gestore della piscina comunale che risulta ancora chiusa, a causa di numerose complicanze burocratiche dovute al passaggio di consegne. I giudici amministrativi lo scorso 24 aprile avevano rigettato la domanda cautelare del ricorrente, dando il via libera alla Roma Nuoto aggiudicataria della manifestazione d’interesse bandita dal Comune, ma si devono ancora esprimere nel merito. Da qui l’istanza di sollecito depositata da Valeri. L’ordinanza del Tar Abruzzo consente, in ogni caso, il passaggio di consegne e la riapertura dell’impianto natatorio. Ma al momento si resta ancora a bordo piscina, in attesa che la burocrazia faccia il suo corso, tra inventari e carte da recuperare. In città c’è fibrillazione per la prolungata chiusura di un centro di aggregazione giovanile, per ragazzi e per disabili, ma soprattutto non cessa la preoccupazione per le unità lavorative. Nei giorni scorsi il Centro Nuoto Sulmona ha scritto al Comune per sollecitare la sottoscrizione del contratto con la nuova società entro il 23 giugno, termine ultimo per siglare l’accordo.  A rischio ci sono otto dipendenti, che devono essere assunti dal concessionario entrante, tutte le altre figure professionali che a vario titolo collaborano con l’impianto mentre 120 atleti agonisti e 60 atleti disabili non possono allenarsi. Il Centro Nuoto Sulmona, inoltre, chiede al Comune di ottenere la cessazione delle utenze e il contributo comunale relativo ad aprile e maggio, la gestione dell’impianto è di fatto cessata lo scorso 26 maggio. L’ex gestore puntualizza che “l’impianto è sempre stato funzionante e sempre manutenuto fino a che le prescrizioni Covid 19 lo hanno consentito: a riprova di ciò vi sono le centinaia di utenti e frequentatori della piscina che potranno riferire tali circostanze in ogni sede”. Per il ritorno in vasca insomma c’è da aspettare con tutte le conseguenze del caso per atleti e lavoratori. Tocca al Comune, in questa delicata fase, procedere alla sottoscrizione del contatto.

Andrea D’Aurelio

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