banner
banner

SULMONA – Primo livello messo nero su bianco per l’ospedale di Sulmona, in attesa del parere del Ministero e dell’approvazione definitiva in Consiglio Regionale. Ma restano i problemi legati alla carenza di personale e alle liste di attesa. E’ il caso, ad esempio, del servizio di endocrinologia per il quale il calendario delle prenotazioni non è disponibile. Fino a dicembre 2021 non si trova un posto libero perchè il servizio, da quanto si apprende, viene svolto solo una volta a settimana. Un vero e proprio disagio per gli utenti che non possono prenotare la prestazione sanitaria, almeno a stretto giro. Problemi si registrano anche per il servizio di reumatologia. Anche in questo caso manca il calendario e per avere un appuntamento bisogna attendere mesi e mesi. E’ la dimostrazione che non è la dicitura o la forma a fare l’ospedale ma la sostanza. Come ogni estate la carenza di personale torna a farsi sentire anche se l’azienda si sta attivando per reperire medici. La vera emergenza riguarda la pediatria con l’avviso pubblico diramato nei giorni scorsi. Rinforzi in vista anche per la chirugia dove manca il primario. La commissione, per l’ennesima volta, si è riunita lo scorso venerdì. Non se la passa meglio l’ortopedia con la Asl che ha rinnovato il contratto a tempo determinato ad una specializzanda. Concorsi vanno indetti per la stessa ortopedia, medicina, ostretricia e ginecologica che però è stata messa al sicuro e in salvo. Estate calda per il pronto soccorso anche se il caos e il boom di accessi è dovuto ultimamente agli “accessi inutili” che fanno capo a quei pazienti che si recano in ospedale perchè il proprio medico di base è in ferie. Il rischio di un intasamento del sistema resta alto. Insomma non è una parola magica che migliora o cambia l’ospedale. Certo è che un primo livello denota comunque una scelta politica volta a potenziare il nosocomio sulmonese, senza tagliare e ottimizzare. Questo è un dato di fatto.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento