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SULMONA – Loculi cimiteriali messi a dura prova con le infiltrazioni di acqua piovana che continuano a provocare danni alle tombe e disagi ai visitatori. Piove nei reparti cimiteriali tra le proteste dei cittadini costretti nei giorni di pioggia ad armarsi di buona volontà per rendere più decorose e accoglienti le tombe in cui riposano i loro cari. Una situazione che perdura da anni e che si è fatta più critica nell’ultimo periodo, soprattutto in questi giorni, all’indomani della violenta ondata di maltempo che ha dato il colpo di grazia al soffitto dei reparti cimiteriali sempre più a rischio. Per portare un fiore sulla tomba del congiunto defunto o accendere una luce, in taluni casi, bisogna ricorrere allo slalom per le pozzanghere d’acqua che si formano nei pressi dei loculi. “Sono anni che lottiamo con questi disagi ma nessuno fa nulla. E’ un posto davvero abbandonato e non è proprio di sollievo per chiunque visita questo luogo santo”- tuonano in coro i parenti dei congiunti che hanno immortalato i disagi, sperando in una definitiva risoluzione dalla problematica. L’odissea delle infiltrazioni d’acqua al cimitero sembra destinata ad arrestarsi a breve, almeno nell’ala dell’Arciconfraternita della Santissima Trinità dove è stato segnalato il caso, poiché si stanno accelerando le pratiche per addivenire al progetto di riqualificazione. “Siamo in attesa degli ultimi due pareri, che potrebbero arrivare anche per la prossima settimana o nei prossimi giorni. Con la costruzione dei loculi questo problema cesserà una volta per tutte”- annunciano dall’arcisodalizio trinitario. Bisogna quindi affidarsi agli organi preposti e alle preghiere. Eterno riposo? Neanche tanto.

Andrea D’Aurelio

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