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SULMONA – Fuori dai banchi ben 137 casi legati alle scuole. La campanella è suonata puntualmente nonostante la spolverata di neve e il quadro epidemiologico tutt’altro che roseo con le brusche impennate sulla curva dovute alle festività ormai trascorse. Il responso dello screening scolastico conferma la circolazione del virus tra i minori  che non hanno ancora aderito in massa alla campagna vaccinale per forza di cose. L’area peligno-sangrina indossa la maglia nera del contagio battendo il record negativo in provincia dell’Aquila. Stando ai dati statistici e alle rilevazione definitive nei vari comuni del comprensorio sono stati svolti ben 5581 test antigenici rapidi che hanno di intercettare 137 positività, legate soprattutto ai giovanissimi over 12 e alla fascia d’eta 7-13 anni. Sette tamponi hanno dato esito dubbio. Il tasso di positività tocca la soglia del 2,52 per cento. Una percentuale non proprio irrisoria visto che è la più alta su scala provinciale. La Marsica si colloca all’1.92 per cento e l’area dell’Aquila all’1,62 per cento. Centinaia di focolai sono stati quindi disinnescati grazie allo screening ma resta la preoccupazione per il sistema in affanno e per la circolazione del virus tra gli studenti. Per questo l’ex primario, Gianvincenzo D’Andrea, ha invitato le famiglie a far vaccinare anche i più piccoli. “Fidarsi della scienza medica e seguirne le raccomandazioni è  la cosa migliore che si possa fare e per questo motivi i genitori che hanno a cuore la vita dei loro figli devono vaccinarli. Ed un ciclo di vaccinazione anticoronavirus completo è sicuramente molto più utile di un libretto di risparmio perché garantire un’eccellente protezione alla salute dei figli è una cosa che non ha prezzo”- conclude D’Andrea.

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