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SULMONA – Tamponi a tappeto per  i soggetti entrati in contatto con il 53 enne di Castel Di Sangro ricoverato nella stanza a pressione negativa dell’ospedale di Sulmona. L’appello mediatico-istituzionale ha sortito oggi i primi effetti. Nel pre-triage dell’ospedale di Castel Di Sangro sono stati effettuati i tamponi per due familiari del 53 enne che sono da giorni sotto sorveglianza attiva e monitoraggio sanitario. Il responso è atteso per la giornata di domani quando si procederà a sottoporre al test  per accertare il contagio da Coronavirus altre tre persone, tutte riconducibili al nucleo familiare del 53 enne.  Sempre in giornata, nel pre-triage dell’ospedale di Sulmona, si è sottoposto a tampone un operatore sanitario entrato in contatto con il paziente Covid ricoverato nel reparto di rianimazione.  Si attende l’esito del test. Non è stato invece necessario sottoporre  a tampone il Dirigente medico del pronto soccorso dell’ospedale di Castel Di Sangro il dottor Paolo Leombruni che, nella fase dell’accoglienza del 53 enne, non ha confuso una normale broncopolmonite con il   Covid-19, facendo accomodare il paziente nel pre-triage per tutti gli accertamenti del caso che hanno confermato la sua diagnosi. Il monito dei “tamponi a tappeto” comincia quindi ad essere recepito nell’area peligno sangrina dove, nelle ultime 24 ore, sono stati effettuati sei tampini ( quattro a Sulmona e due a Castel Di Sangro), senza contare gli altri tre test che saranno effettuati domani. A Sulmona a sottoporsi al tampone, oltre al sanitario dell’ospedale, sono state due persone residenti in città e una di Popoli. La raccomandazione è quella di contattare il medico di base in caso di sintomi oppure il 118 o 1500.   Restano gravi e stazionarie le condizioni del 53 enne ricoverato all’ospedale di Sulmona, tenuto sotto osservazione dai sanitari nella stanza a pressione negativa.

Andrea D’Aurelio

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