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SULMONA – “Un futuro proiettato a tendere la mano a quegli italiani che soffrono di solitudine”. Questa l’immagine venuta fuori al termine del prestigioso “Premio L’Aquila D’Oro”, giunto all’undicesima edizione, nelle parole del patron Francesco Di Nisio che vuole allargare ora i suoi orizzonti in scenari più ampi. Non si fa in tempo nemmeno a tirare le somme di un’edizione straordinaria che già si ricomincia a lavorare per la prossima. Sarà una specie di “Italia chiama Italia” per coinvolgere tutti gli italiani che si trovano all’estero. “Come Presidente del Consiglio Regionale mi sento di dare un contributo di apporti e di idee oltre che prettamente istituzionale”. A dirlo è Giuseppe Di Pangrazio. Fil ruoge dell’edizione 2016 è stato il bene comune declinato nelle sue due sfaccettature: la pace nel mondo e il benessere dei popoli. A ricevere il “Premio L’Aquila D’Oro” Aurelio Capaldi, giornalista Rai; S.E. Giulio Terzi di Sant’Agata, Ambasciatore già Ministro degli Esteri; Nancy Pelosi, deputata e femminista statunitense già Presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti d’America. Menzioni sono arrivate dalla Commissione scientifica del premio, presieduta da Fabrizio Politi, per l’imprenditore Massimo Moretti, il Coro Maschile Maiella e Stefano Ricottilli, custode dell’Eremo di Celestino V. Sarà la storia- come ha ricordato l’organizzatore Di Nisio- a stabilire se l’edizione 2016 del Premio abbia avuto o meno successo. A giudicare dalla caratura e dal respiro è indubbio che l’evento è divenuto ormai l’orgoglio peligno nel mondo.

Andrea D’Aurelio

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