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SULMONA – Riproduce il logo delle celebrazioni realizzato dal designer Gaudenzio Ciotti e vuole essere un’opera segno a beneficio della città. E’ pronto il monumento del Bimillenario Ovidiano che ora cerca casa e da Palazzo San Francesco stanno cercando la migliore localizzazione per valorizzare quei quartieri strategici della città. Si tratta di una donazione da parte di un privato e quindi l’opera non costa nulla di fatto alle casse comunali. Fra le ipotesi di collocazione spicca il quartiere della zona Peep che già ospita i murales ovidiani. “Questa al momento è l’idea più percorribile anche perché intendiamo valorizzare la zona nuova della città e creare un filo conduttore con i murales”- spiega l’assessore comunale alla cultura Alessandro Bencivenga. Sulla fase due del Bimillenario ovidiano, che doveva chiudersi nel mese di aprile e prorogato fino a fine anno, l’intenzione del Comune è quella di pubblicare gli atti del convegno scientifico che fu chiuso, più di un anno fa, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ma la domanda che continua a martellare gli addetti ai lavori e non solo è una sola: la città e i turisti si sono accorti che Sulmona ha celebrato i duemila anni della morte di Ovidio? Resta difficile rispondere con un si affermativo vuoi perché alcuni progetti attendono ancora i famosi 700 mila euro stanziati dal Ministero ma non ancora erogati, vuoi perché le strutture che dovevano fungere da traino per i turisti sono ancora da inaugurare. E’ il caso, ad esempio, di Spazio Ovidio. Nulla poi da eccepire sul lavoro e le attività poste in essere dalle singole associazioni, dalle conferenze che hanno fatto riflettere su un altro Ovidio e sul cartellone. Ma che Ovidio 2017 doveva essere uno degli obiettivi da centrare immediatamente lo aveva detto anche il sindaco Annamaria Casini, nell’intervista rilasciata alla nostra emittente Onda Tv in occasione della presentazione della candidatura a sindaco.  A conti fatti le grandi presenze non si sono registrate e la proroga concessa fino a dicembre non ha portato, al momento, ad altre iniziative di spessore rispetto a quelle programmate fino ad aprile.

Andrea D’Aurelio

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