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SULMONA – Scatta l’esposto in Regione per le attese in pronto soccorso dovute ai ritardi per l’espletamento delle consulenze sanitarie. A presentarlo è stato un giovane che, nelle scorse settimane, aveva accompagnato in ospedale la piccola prole di sei anni che aveva accusato alcune problematiche. La minore necessitava di una consulenza con l’otorino ma la lunga attesa ha spinto il genitore ad interpellare i piani alti. “Dopo quattro ore nessuno aveva visitato mia figlia nè ci aveva rassicurato sul percorso da seguire”- racconta il giovane che ha inoltrato un esposto-missiva a Claudio D’Amario, Direttore generale del Dipartimento sanità della Regione Abruzzo. “Dobbiamo cominciare ad incalzare sul serio la classe politica e dirigente. Non possiamo sguarnire gli ospedali, lasciando turni in pronto soccorso con un solo medico o piante organiche non adeguate che comportano inevitabili rallentamenti nello svolgimento delle consulenze”- osserva l’utente- “dobbiamo tutelare i nostri figli, gli utenti del presidio e gli operatori”. Una lettera che si inserisce nell’alveo dei disservizi a catena che investono tutti i presidi dell’azienda per l’attacco hacker ai server informatici. Ne consegue che le attese, per i referti da compilare a mano, diventano ancora più lunghe.

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