SULMONA – “Le istituzioni e la politica devono tornare a svolgere il loro ruolo a difesa del territorio, dei cittadini, degli operatori e dei servizi sanitari poiché hanno l’obbligo costituzionale di dover assicurare il diritto alla salute ad ogni cittadino senza dimenticare il contesto sociale, territoriale ed orografico in cui si viveâ€. Lo affermano Anthony Pasqualone e Francesco Marrelli della Cgil che chiedono una soluzione definitiva per il punto nascita dell’ospedale di Sulmona. Basta proroghe e spartizioni di responsabilità . “Oggi, ad elezioni ultimate, ci piacerebbe vedere quegli intenti tradotti immediatamente in atti amministrativi finalizzati, una volta per sempre, a chiudere positivamente la vertenza che, a detta di qualcuno durante la campagna elettorale, era già stata risoltaâ€- fanno notare Cgil e Fp Cgil che continuano a denunciare e a lottare affinché “non debbano essere le future mamme a recarsi in centri lontani dalle proprie abitazioni ma che sia il servizio Sanitario ad avvicinarsi a chi ne ha bisogno essendo il diritto alla salute inalienabile e di prossimità . Il pensiero va infatti al lieto evento dell’altra notte, che ha visto un bambino venire alla luce in poco più di 20 minuti nell’ambulatorio dell’Ospedale di Sulmona a dimostrazione della necessità del mantenimento del presidio Sanitario e delle capacità , professionalità e della massima disponibilità degli operatori del nosocomio pelignoâ€. La notizia battuta da Onda Tg non è passata inosservata. “Riteniamo da sempre la vertenza sul punto nascita di Sulmona prima di tutto una questione di civiltà , perché sguarnire un territorio così vasto di un presidio fondamentale sarebbe una scelta scellerata. Questo dovrebbe essere l’impegno della Politica e non le diatribe a cui abbiamo assistito in questi anni che hanno portato ad una lenta e costante agoniaâ€- concludono i sindacalisti.
Andrea D’Aurelio