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SULMONA – Rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica. E’ quanto chiederà l’avvocato, Alberto Paolini, per il suo assistito 22 enne di Cremona, M.A., resosi protagonista lo scorso 22 agosto dell’evasione dal pronto soccorso di Sulmona dove era stato portato per un malore in stato di arresto. Il giovane doveva essere tradotto ieri dal carcere di Lanciano al Palazzo di Giustizia per il rito direttissimo. Il periodo di isolamento fiduciaro di 14 giorni, che ogni detenuto deve osservare dopo un nuovo ingresso in carcere, ha fatto slittare l’udienza al prossimo 21 settembre quando l’avvocato del 22 enne chiederà il processo con il rito abbreviato condizionato, come detto, ad una perizia psichiatrica per attestare se quella maledetta domenica il giovane era capace di intendere e volere. Il giovane era stato fermato la notte tra il 21 e il 22 agosto nell’area della Villa Comunale. Trovato in possesso di 40 grammi di hashish ha opposto resistenza agli agenti operanti ed è stato tratto in arresto. La domenica, in preda ad un malore forse per una crisi di astinenza, ha ottenuto il ricorso alle cure mediche dell’ospedale dove è evaso intorno alle 11, dileguandosi per una finestra e rubato una bici fino a raggiungere le campagne di Pettorano dove è stato recuperato nel pomeriggio dopo ore di ricerche con dieci pattuglie e due elicotteri. La storia non è delle migliori. Il 22 enne è stato allontanato dalla famiglia e raggiunto, negli ultimi tempi, anche da trattamenti sanitari obbligatori. Recentemente ha iniziato il difficile percorso di ritorno sulla “buona strada”. E’ un rapper e su youtube si fa chiamare “giovane nobile”. Almeno fino al prossimo 21 settembre, per la resistenza a pubblico ufficiale e per l’evasione, resterà dietro le sbarre. (a.d’.a.)

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