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SULMONA – Gli infermieri con la valigia tornano nel “loro” ospedale. E’ di queste ore la notizia del controesodo per gli otto infermieri del nosocomio cittadino che per un mese e mezzo, dopo l’ordine di servizio partito dalla Asl, hanno dato manforte agli ospedali dell’Aquila e di Avezzano, colpiti pesantemente da questa seconda ondata. Il rientro a casa chiude un ciclo particolare per le unità in servizio all’Annunziata. Con il loro temporaneo trasferimento l’ospedale era stato di fatto svuotato. L’azienda si era rivolta poi agli interinali. “Non stiamo qui a fare considerazioni banali circa l’opportunità di mandare via personale quando qui eravamo già ridotti al lumicino”- sottolineano dalla Cisl Medici Sulmona-Castel Di Sangro- “quello che conta è l’abnegazione di questi giovani che, di fronte alla difficoltà dell’azienda, non si sono tirati indietro. Noi li conosciamo e sappiamo che la loro disponibilità è arrivata direttamente dal cuore per aiutare soprattutto i pazienti, i malati, a cui noi tutti dedichiamo la vita. Lo stesso sentimento ha ispirato i medici , gli infermieri e gli oss del pronto soccorso di Sulmona che, per due lunghi mesi, si sono occupati di quei venti e più pazienti peligni che non hanno trovato posto negli altri ospedali regionali. È un nostro preciso dovere ringraziarli, proprio loro che più di tutti hanno dato agli altri, a chi ne aveva bisogno, ma soprattutto dovremmo loro rispetto. E invece i colleghi del pronto soccorso si vedono, a loro insaputa, destinati a gestire la Medicina Covid di Sulmona durante le notti e i festivi. Pazienza. La gestione della Sanità in Valle Peligna va sempre a rovescio ma nel frattempo che si imparerà a rispettare i lavoratori anche nella loro dignità, noi con un abbraccio virtuale ma caloroso, ringraziamo tutti voi, il vostro senso di responsabilità, la vostra abnegazione”- concludono dal sindaco. Intanto arrivano i rinforzi anche per la rianimazione. Sono sette i candidati in corsa per sei posti da dirigente medico nella rianimazione di Sulmona, L’Aquila e Castel Di Sangro. Il potenziamento riguarda l’organico delle unità operative dei tre presidi ospedalieri, da assegnare anche alla medicina del dolore e alle cure palliative. La Asl infatti, lo scorso 13 novembre, aveva indetto un avviso pubblico per l’assunzione a tempo determinato, per un periodo di sei mesi, di sei dirigenti medici per la disciplina di anestesia e rianimazione, da assegnare alle unità operative complesse di anestesia e rianimazione, medicina del dolore e cure palliative del presidio ospedaliero San Salvatore dell’Aquila e dei presidi ospedalieri di Sulmona e Castel Di Sangro. Al bando hanno risposto sette candidati che sono stati convocati per il colloquio del prossimo 23 dicembre. Intanto nella rianimazione sulmonese continuano ad essere presi in carico i pazienti positivi, con tutte le conseguenze del caso per la terapia intensiva no Covid. Una carenza che comincia a pesare per l’ospedale peligno.

Andrea D’Aurelio

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