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SULMONA – Torna dall’estero e si reca in cimitero nella cappella familiare, scoprendo una salma sepolta a sua insaputa. È una storia sui generis quella che è capitata ad un 75 enne, originario di Sulmona, ma da decenni ormai fuori sede. La curiosa scoperta è stata fatta recentemente in occasione del suo soggiorno autunnale nella città di Ovidio. Sostanzialmente, stando alla denuncia dell’ uomo, nella cappella privata di sua proprietà sarebbe stata tumulata la salma appartenente ad un altro nucleo familiare, a sua insaputa. Stesso cognome che avrebbe tratto in inganno perfino gli addetti ai lavori nel momento in cui sarebbe stata aperta la porta della cappella per procedere alle operazioni. Il 75 enne è intenzionato ad andare fino in fondo alla vicenda tant’è che ha dato mandato al suo legale di predisporre gli atti e far valere i suoi diritti in tutte le sedi. Sulla vicenda il Comune come ente proprietario e i due sodalizi non hanno alcuna responsabilità dal momento che si tratta di una cappella privata. Alla base della tumulazione in sordina potrebbe esserci un vecchio accordo tra le parti. “Il mio avvocato sta gestendo la vicenda perché si è trattato di un gesto arbitrario, legato probabilmente all’eredità contesa nell’altro nucleo familiare con cui condividiamo il cognome ma non vi è alcun vincolo di parentela diretta”- racconta il 75 enne. Insomma la storia potrebbe avere una coda giudiziaria. Cose dell’altro mondo. È proprio il caso di dirlo.

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