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SULMONA – La pandemia non ha fermato la scampagnata di San Cosimo e gli alunni del Polo “Fermi” sono tornati in dad questa mattina con tanto di sanzione disciplinare, ovvero l’ammonizione. Una procedura quella adottata dalla Dirigenza scolastica che ha portato a riaprire una riflessione sul mondo giovanile che risente come gli altri dell’emergenza pandemica in atto. “Un discrezionalità che”- secondo i socialisti di Sulmona e del comprensorio peligno- “andava adottata suggerendo al dirigente di astenersi. Ci sono ragioni sociali e politiche che avrebbero dato un forte sostegno all’uso, nella vicenda, di una mano molto più benevola. I giovani, con la dad e con le misure di contenimento, stanno subendo delle vessazioni pesanti e sofferte dovute alla rinuncia di quello che per loro è un bene primario: la socialità. Ulteriori vessazioni prive di una concreta utilità, se non quella di mostrarsi platealmente chino ad una burocrazia rigida e rigoristica, potevano essere risparmiate agli studenti”- interviene Massimo Carugno della Segreteria Nazionale del Psi ribadendo ancora una volta che “i socialisti sono con i giovani e saranno sempre contro le manifestazioni di autorità inutili ed ingiustificate”. A chiarire il contesto e il modus operandi adottato dalla scuola è lo stesso preside, Massimo Di Paolo. “Astenersi da un momento di ludicità e incontro è un modo anche per manifestare vicinanza ai lavoratori e a chi sta lavorando per loro, nel rispetto di tutto quello che sta succedendo”- interviene Di Paolo spiegando che la scuola ha voluto sancire serietà ed impegno, ancora più in una circostanza storica che vede gli studenti incollati dietro uno schermo, ovvero in dad. Una scelta insomma assunta per un “richiamo ad un comportamento rispettoso della tragedia storica che stiamo vivendo e del numero elevato di morti, relegando ai margini atteggiamenti goliardici e ludici, poco adatti al momento per una scuola che vuole promuovere ed accrescere il senso civico ed il rispetto della legge e di norme non scritte, quella della coscienza e della morale”. Due punti di vista differenti che hanno come filo conduttore il mondo giovanile. Proprio nelle ultime settimane la Radio Iperbole ha dedicato non pochi spazi all’argomento. Per cui è necessario forse ripartire da qui. Dai giovani. Abbandonando la dicitura di contrapposizione, spesso propria della politica e non solo, del “pro o contro” qualcuno. Non serve un mondo pro o contro i giovani. Ma per i giovani.

Andrea D’Aurelio

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