SULMONA – Il rientro in classe è sempre più un miraggio per Sulmona alla luce dell’attuale situazione dell’edilizia scolastica. L’amministrazione comunale vuole liberare i Musp dall’ex Caserma Cesare Battisti ma il problema di ricavare spazi negli attuali edifici, soprattutto in quelli in attesa dei lavori, è quasi un rebus con scarse possibilità di riuscita. La fotografia scattata ieri dall’assessore comunale, Salvatore Zavarella, è tutt’altro che rassicurante. Per il momento si sa che la scuola media Capograssi sarà riconsegnata alla città entro il 31 agosto visto che i lavori sono  in dirittura d’arrivo. “Abbiamo chiesto alla ditta di anticipare almeno due settimane per organizzare il trasloco per tempoâ€- ha detto Zavarella per poi presentare il quadro complessivo delle altre scuole. Per la scuola Masciangioli, per il fuori programma legato agli isolatori sismici, i tempi si stanno allungando. L’ex croce rossa, che ospita la scuola primaria “Radiceâ€, è utilizzabile solo per il cinquanta per cento della popolazione scolastica, tenendo conto delle misure e prescrizioni anti-Covid riguardo il distanziamento sociale. La situazione si complica solo al pensiero che presto cominceranno i lavori alla “Lola di Stefanoâ€, la gara è in corso e la commissione deve procedere con l’aggiudicazioone, come pure sono arrivati tutti i pareri richiesti per la scuola media Serafini. Scaglionare i lavori non servirebbe a risolvere il problema del distanziamento soprattutto in quegli edifici soggetti già alla riduzione di carico e quindi all’impiego solo di un piano per la sicurezza sismica. Roba da mettersi le mani ai capelli. Ma Zavarella confida molto sull’incontro che si svolgerà il prossimo mercoledì con le Dirigenti scolastiche. “La nostra intenzione è quella di togliere i ragazzi dai Musp come suggerito ma è solo un’ipotesi. Incontreremo anche la ditta dell’ex convento di S. Antonio per capire che disponibilità c’èâ€- ha aggiunto l’assessore. L’immobile che ospitava le Capograssi potrebbe infatti essere riutilizzato come pure gli spazi della scuola di via Dalmazia potrebbero essere utili anche se sono molti i conti da farsi e gli alunni da sistemare con l’impraticabilità , in alcuni casi, dei doppi turni o di un piano b. Il rientro in classe, a Sulmona, diventa più complicato del previsto.
Andrea D’Aurelio