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L’AQUILA – “Il virus non ha perso virulenza ma noi limitiamo i danni. Faccio un grosso appello ai giovani perché preservino la loro salute rispettando delle piccole regole, indossando le mascherine, igienizzando le mani e mantenendo le distanze. Cerchiamo di superare indenni l’autunno e l’inverno e, per aiutare noi stessi e il nostro paese a riprendersi, cerchiamo di essere pienamente responsabili”. Non lancia un allarme ma un appello forte alla prevenzione il primario di malattie infettive dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, Alessandro Grimaldi, sull’aumento dei contagi degli ultimi giorni in Abruzzo, in particolare in Valle Peligna. Al momento dal Centro Abruzzo sono stati presi in carico sette pazienti Covid. Un dato da non sottovalutare perché, nell’ultimo periodo, il numero dei ricoveri più alto fa riferimento alle aree interne anziché alla costa. “Questi focolai si sono probabilmente generati in ambienti di alto tasso di socializzazione. E’ chiaro che sono a rischio particolarmente coloro che sono negli ambienti chiusi e limitati, che non mantengono distanze minime e inducono atteggiamenti che favoriscono la possibilità di trasmissione di un virus. E’ un fenomeno non dissimile di tante altre cose che sono successe in giro per l’Italia”- interviene il primario in riferimento ai focolai peligni e ai contagi di fine estate. Secondo Grimaldi “che il virus abbia perso virulenza nessuno lo ha dimostrato con certezza. E’ probabile che noi all’inizio dovevamo trattare una malattia sconosciuta e il problema importante è che le persone non andavano subito in ospedale. Oggi invece arrivano precocemente da noi e si riesce a fargli delle terapie che limitano i danni”. Poi l’appello alla responsabilità personale e collettiva: “nei giorni scorsi ho visto poche mascherine, poi dopo l’obbligo di indossarle dalle 18 anche all’aperto decretato dal governo, ne ho viste di più. Comunque, non si deve essere preoccupati ma bisogna rispettare le regole con il distanziamento sociale e le mascherine”.

Andrea D’Aurelio

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