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SULMONA – Si vendicano con il presunto autore del furto con spaccata e scoppia la lite in strada. È quanto accaduto questa mattina, nell’ormai noto quartiere degli incendi, dove si è reso necessario l’intervento di due pattuglie dei Carabinieri della compagnia di Sulmona che hanno identificato gli avventori e hanno riportato la calma. Dalle prime informazioni sembrerebbe che due giovani, appostati nel quartiere, avrebbero ingaggiato una lite con conseguente colluttazione con un residente delle palazzine Ater, ritenuto presunto autore del furto con scasso perpetrato nei giorni scorsi ai danni di una Bmw 320 in uso ad un giovane residente a Pratola Peligna. In quella circostanza, oltre al danneggiamento della vettura a colpi di martellata, era stata rubata anche la borsa all’interno, contenente tra le varie cose circa 2 mila sterline equivalenti a denaro contante pari a 2300 euro. Dopo aver depositato formale denuncia querela presso gli uffici del Commissariato Ps di Sulmona, le vittime questa mattina avrebbero quindi ingaggiato la colluttazione con il presunto responsabile, chiedendogli di restituire il maltolto, necessario per il rientro in Inghilterra. Dalla vicenda emerge un quadro preoccupante in relazione all’assenza di sorveglianza nel quartiere nonché di interventi specifici chiesti nei mesi scorsi dal comitato con petizioni e diffide, tanto da spingere i diretti interessati a farsi giustizia da soli. Un passaggio che, dovendo essere stigmatizzato in una società civile, pone più di una domanda. D’altronde l’escalation di episodi emersi negli ultimi sette giorni impone una riflessione: auto in sosta presa a sassate, corrieri romani bloccati con due etti di cocaina, fenomeni di incendi dolosi tra cui l’ultimo su una vettura in uso ad un giovane agli arresti domiciliari e furto con scasso di alcuni giorni fa. “Un incontro con il Prefetto è stato già formalmente chiesto”- ricorda il portavoce del comitato di quartiere, Alessandro Ferrini- “ora quello che esigiamo è che anche la Procura e l’autorità giudiziaria si adoperino per mitigare tali fenomeni e tutelare il quartiere senza pace. Avendo già ravvisato dei turni di notte svolti da noi residenti, vigilando dalle finestre la vita notturna nel quartiere, il passo verso le ronde è già quasi fatto qualora non dovessimo avere risposte certe e tempestive. Proprio la scorsa settimana abbiamo notato in via l’Aquila uno scambio di droga. Come referente del comitato dico ora basta. Non dobbiamo sorprenderci se qualcuno poi si fa giustizia da solo”.

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