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SULMONA – Si va davanti al Consiglio di Stato per il secondo round del ricorso amministrativo sulle consultazioni elettorali di Villalago che, lo scorso ottobre, hanno determinato la rielezione a sindaco di Fernando Gatta per soli quattro voti. Nonostante il pronunciamento del Tar Abruzzo, che non ha ravvisato anomalia alcuna, il gruppo di Progettiamo Villalago ha impugnato l’ordinanza del Tribunale Amministrativo e ha chiesto al Consiglio di Stato di fugare ogni dubbio. Secondo i ricorrenti le cinque schede contestate nel corso delle operazioni di scrutinio, potrebbero cambiare lo scenario elettorale, vista la forbice particolarmente risicata che ha riassegnato la fascia tricolore al sindaco Gatta, dopo la breve parentesi del commissariamento (208-212). Per Luca Silvani, consigliere di minoranza e candidato sindaco non eletto, l’attribuzione di quelle preferenze andrebbe rivista. Non è stato dello stesso avviso il Tar che ha validato le verbalizzazioni dei Presidenti di seggio, ritenendo nulle due schede attribuite a Silvani per i “segni di riconoscimento” e attribuendo altri due voti contestati a Gatta. L’ultima parola spetta ora ai giudici del Consiglio di Stato che hanno fissato l’udienza per oggi 21 giugno. L’esito arriverà, verosimilmente, nei prossimi giorni. Si riaprono sostanzialmente tre scenari per Villalago: un ribaltone con la proclamazione da parte del giudice di un altro sindaco, il commissariamento del comune in caso di ex equo o la conferma del responso delle urne e di tutti i voti assegnati, come deciso dal Tar.

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