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SULMONA – Contagi contenuti e nuovo ricovero per Covid. E’ questo il bilancio del Coronavirus per la giornata del 21 febbraio in Centro Abruzzo. La curva epidemiologica continua a regalare segnali di relativa tregua e serenità. Nel “referto materasso” del lunedì compaiono 17 nuovi casi accertati su tutto il territorio peligno-sangrino: 5 Sulmona, 2 Prezza, 2 Pratola Peligna, 2 Castel Di Sangro, 1 Introdacqua, 1 Pettorano sul Gizio, 1 Pescasseroli, 1 Barrea, 1 Vittorito, 1 Secinaro. Nell’elenco è finito anche un medico di 70 anni che opera sul territorio. L’epicentro del virus si localizza ancora una volta nella città di Sulmona che continua ad indossare la maglia nera del contagio. I contagi in picchiata sono dovuti all’esiguo numero di tamponi svolti nel week end su tutto il territorio regionale. La rilevazione odierna supera quella di sette giorni fa quando, sempre di lunedì, si registrano 13 casi. Ma i numeri sono comunque rientrati nella normalità. Ieri, ad esempio, sono stati refertati 36 casi in tutto il Centro Abruzzo. La settimana si è chiusa con 337 positività segnate nei registri Asl, in calo rispetto alle 460 della settimana precedente. I numeri totali della pandemia restano relativamente stabili poiché non si discostano dall’ultimo aggiornamento. Gli attuali positivi e sorvegliati sul territorio sono 1255 con l’elaborazione dei dati sulle guarigioni che risulta ancora in corso. Si rialza leggermente il tasso di ospedalizzazione. Sono 21 gli attualmente degenti di cui 1 in terapia intensiva. Nell’elenco si sono aggiunti due anziani pazienti dell’area grigia tra cui la “ nonna highlander” di 104 anni che, dopo la diagnosi svolta, è stata trasportata nelle malattie infettive dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila per la somministrazione della terapia specifica. Carattere forte e tempra invidiabile, dopo aver vissuto epoche ancora più dure, basti pensare ai due conflitti mondiali, la super nonnina sta facendo i conti con il Covid. Tutti, ovviamente, stanno facendo il tifo per lei. Nella serata di ieri era stata ricoverata, a titolo prudenziale, anche una donna incinta di 48 anni. Una gravidanza tardiva che, dopo l’infezione da Covid-19, necessita di un monitoraggio. (a.d’.a.)

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