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SULMONA – Detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E’ questa l’accusa che la Procura della Repubblica di Sulmona contesta a un 30 enne residente in città, con precedenti specifici, che ieri è stato rinviato a giudizio dal giudice per le udienze preliminari, Marco Billi. I fatti risalgono al novembre 2019. Secondo i magistrati il giovane, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, avrebbe ceduto in più occasioni sostanza stupefacente, del tipo cocaina, a tre persone del posto, sentite a sommarie informazioni nel corso delle indagini preliminari. Il procedimento a carico del 30 enne nasce dall’altra inchiesta che lo ha visto coinvolto due anni fa quando, il 15 novembre 2019, fu arrestato in flagranza di reato dalla Polizia che lo trovò in possesso di quattro dosi di cocaina all’esito della perquisizione veicolare, 12 grammi della stessa sostanza e 55 grammi di hashish nell’attività di famiglia. Per quell’episodio il giovane fu condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione. L’inchiesta si è quindi allargata con l’acquisizione dei tabuti telefonici e della messaggistica di whatsapp fino a scoprire la cessione di cocaina a tre sulmonesi che sono stati sentiti a verbale e hanno chiarito particolari e circostante. Per l’ipotesi di detenzione a fini di spaccio il 30 enne dovrà presentarsi,  il prossimo 5 aprile, davanti al giudice monocratico.

Andrea D’Aurelio

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