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SULMONA – “Nessuna garanzia è trapelata sulla revoca dell’ordinanza. Nessuno impegno assunto dai rappresentanti regionali partecipanti, se non un sibillino faremo sapere”. E’ lo sfogo del Presidente dell’associazione Oltre la saracinesca, Vincenzo De Panfilis, a seguito dell’incontro di oggi con i capigruppo della Regione Abruzzo. Assenti il Presidente della Regione, Marco Marsilio e l’assessore regionale Verì, la cui adizione era stata richiesta. Il comitato ha ribadito le sue istanze ovvero il potenziamento dei servizi sanitari anti covid, il ristoro economico per le attività che sono state danneggiate, la richiesta di adozioni da parte della Regione di misure per rimediare al danno di immagine di Sulmona ed il suo interland, procurato dall’ordinanza. Anche per Sulmona fa Centro l’incontro è stato molto deludente perché a domanda specifica non si è neanche assicurata la fine della restrizione. Gravissima la mancanza di rispetto riservata al territorio e agli auditi da parte del Presidente Marsilio e dell’Assessore Verì di cui era richiesta la presenza. “Un Governo sordo alle necessità della Valle Peligna e in particolare di Sulmona, colpite da un’ordinanza che più che salvaguardare la salute dei cittadini impongono restrizioni irragionevoli ai commercianti del territorio”- interviene la consigliera regionale Marianna Scoccia che aveva richiesto la capigruppo- “l’incontro si è concluso con un nulla di fatto, l’assenza del Governatore infatti ha lasciato nel limbo i commercianti, nessuno è stato in grado di comunicare se l’ordinanza verrà ritirata o prorogata. Continuerò a battermi, al fianco degli esercenti, affinché non venga prorogato questo illogico provvedimento e per far in modo che venga previsto un ristoro per chi è stato costretto a chiudere”- conclude Scoccia. L’indicazione della maggioranza regionale è quella di non prorogare a patto che perduri per le prossime 24 ore la stabilizzazione del quadro epidemiologico. Ma gli esercenti sono usciti delusi dall’incontro in Regione proprio per non essere stati presi in considerazione dai vertici come interlocutori.

Andrea D’Aurelio

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