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SULMONA – Illustrare le modalità operative della tassa di soggiorno. È questo l’obiettivo del Comune di Sulmona che ha convocato per il pomeriggio di domani un summit a Palazzo San Francesco con gli albergatori al fine di passare alla fase attuativa. Un argomento molto discusso nell’ultimo periodo, tra operatori ed utenti, soprattutto in riferimento alla carenza di alcuni servizi essenziali. I turisti che pernotteranno in città dovranno pagare da 70 centesimi a 2 euro e 50 a notte. In molte città italiane è ormai una consuetudine. Quando si prenota un hotel o un b&b automaticamente viene addebitata anche la tassa di soggiorno. In Abruzzo, invece, sono ancora poche le città dove viene applicata, ma molte si stanno adeguando. Tra queste Sulmona. La tassa di soggiorno che varierà in base alla struttura che sarà scelta. Se un turista deciderà di trascorrere una notte in un hotel a quattro o cinque stelle al conto finale verranno aggiunti 2 euro e 50 a persona a notte; se invece opterà per un albergo a tre stelle 1 euro e 50 centesimi a notte, 1 euro per b&b, affittacamere o case vacanza e 70 centesimi per chi invece arriva in camper e si ferma a dormire in una piazzola attrezzata o in una struttura ricettiva adeguata. Saranno esentati dal pagamento dell’imposta i ragazzi e le ragazze sotto ai 14 anni, le persone che soggiornano a Sulmona per lavoro o per accudire un paziente in ospedale, i disabili e gli accompagnatori (previa apposita certificazione). Un tassa che lascia ancora parecchio malcontento. (Foto Angelo D’Aloisio)

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