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Situazione incandescente stamani al Cas di Pettino. La struttura ospita una tentina di migranti, solo otto di essi sono positivi al Covid. Pare che i migranti negativi abbiano sollevato lamentele per la  scarsa libertà nel potersi muovere dalla struttura, un regime meno restrittivo. Di qui forse i toni si sono alzati troppo e i residenti, allarmati, hanno allertato le forze dell’ordine. Una tensione interna quindi, ma la proprietà afferma che tutto viene gestito secondo le norme e rispettando da un lato le libertà individuali dei cittadini che sono negativi al test e dall’altro la necessità di porre in isolamento le persone positive.

Ovviamente tutta questa situazione è stata tema di un botta e risposta tra Lega e Sinistra giovanile. I primi, nelle persone di Luigi D’Eramo e Francecso De Santis,   affermano che sono pronti alla mobilitazione poiché impossibile gestire serenamente persone positive e negative. La tranquillità e la sicurezza di interi quartieri è minata da questi arrivi scriteriati. Sono a rischio ordine pubblico e diritto alla salute dei cittadini che vivono sui territori.

“La protesta andata in scena questa mattina presso il centro d’accoglienza a Pettino – scrive in una nota Francesco De Santis – è il primo segno grave di tensione. Il clima non è sereno e i migranti ospiti di quella struttura, nel cuore della città, hanno protestato tutta la mattinata perché lamenterebbero di non poter uscire”

A sua volta la Sinistra giovanile dell’Aquila va al contrattacco: “L’Aquila non è questo. Non lo è mai stata e noi non lo siamo. Noi ci opponiamo a questo comportamento che riteniamo indegno e che insulta l’identità della nostra città. Lasciate stare chi soffre, siete al governo della città, pensate a dare risposte e non fomentare l’odio e il razzismo che sta mietendo troppe vittime nel paese e nel mondo”

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