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SULMONA – Quindici giorni di tempo per invertire la rotta e attivare un nuovo percorso istituzionale. L’altolà è arrivato nel pomeriggio di ieri dalla delegazione di residenti del quartiere degli incendi che ha incontrato il sindaco della città, Gianfranco Di Piero, gli assessori Attilio D’Andrea e Catia Di Nisio e il Comandante della Polizia Locale, Massimiliano Giancaterino. Un lungo elenco di doglianze che ha portato a fissare una sorta di cronoprogramma d’interventi, come conferma il portavoce dei residenti, Alessandro Ferrini. Si lavora per “blindare” il quartiere con la messa in funzione delle telecamere di videosorveglianza anche se si stanno esaminando i punti d’intervento per evitare l’accavallamento delle immagini con i circuiti privati. Le somme a disposizione saranno allocate in bilancio mentre per gli altri interventi il Comune si attiverà con l’Ater che ha competenza su gran parte delle palazzine. “Abbiamo annunciato che staremo quindi tra quindici giorni”- annuncia Ferrini. Come a dire che ora i residenti del quartiere sono esausti, chiedono interventi e vigilanza, visto il fenomeno degli incendi dolosi che assale quella zona da ormai 12 anni. Sono quasi sessanta le auto date alle fiamme. L’ultimo episodio risale alla notte del 2 luglio quando è stata bruciata una Fiat Cinquecento. Una donna risulta indagata anche se l’inchiesta di Procura e Polizia si sta allargando su due presunti complici. Il sindaco Di Piero ha chiesto un tavolo di coordinamento con le forze dell’ordine. “Quella dei residenti è stata un’illustrazione ampia. Abbiamo chiesto di depositare formale petizione con tutte le criticità segnalate in modo tale da intervenire per i settori di competenza”- afferma il primo cittadino. Dalle 30 firme iniziali si passerà molto probabilmente alle 70 che saranno in calce alla petizione da consegnare a Palazzo. Ora i residenti chiedono impegno e attenzione.

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