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SULMONA – Una maggiore partecipazione, dei sulmonesi e degli abitanti di tutti i comuni del territorio, alla lotta per la salvaguardia del Tribunale e, con essi, le associazioni di categoria e tutti gli ordini professionali. E’ quanto chiede a Onda Tg il consigliere comunale Fabio Ranalli, già Vice Presidente dell’assise civica, a proposito del futuro del Palazzo di Giustizia. Secondo Ranalli “seppur sensibili al problema ed agli effetti ad esso connessi, i cittadini di Sulmona, almeno fino ad oggi, non hanno manifestato apertamente, e con la veemenza tipica delle genti peligne, il proprio sdegno per quella che non deve essere considerata una semplice ed ulteriore spoliazione per la nostra città, bensì un vero e proprio schiaffo ai diritti delle persone le quali, in applicazione del cosiddetto “principio di prossimità”, hanno il diritto a veder giudicati i loro processi dal tribunale più vicino al loro luogo di residenza”. Il secondo appello è per le amministrazioni comunali del territorio perché- aggiunge il consigliere- “nel gestire e coordinare tutte le forze attive, devono promuovere tutte quelle iniziative utili al raggiungimento dello scopo”. Ranalli chiosa spiegando che il Tribunale di Sulmona “non merita una proroga che ne allunghi la già lenta agonia: infatti, in virtù delle proprie peculiarità, ormai note a tutti, perché contenute in ogni documento già in possesso dei burocrati del Ministero, Sulmona merita una modifica della legge che determini la esclusione del proprio tribunale dal novero di quelli da sopprimere”.

Andrea D’Aurelio

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