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SULMONA – Visite impossibili per le celle esaurite e diritti compromessi per la carcerazione singola. Il cappio del sovraffollamento si stringe sempre più e il gioco al “massacro” continua per dirla con le parole della UIL che torna a scattare la fotografia sul carcere di massima sicurezza di Sulmona. “Neanche 10 giorni fa avevamo attribuito al carcere di Sulmona la maglia nera per il sovraffollamento denunciando la presenza di 429 detenuti in luogo di 329 previsti dalla capienza regolamentare. Sulmona si ritrova così a doverne annoverare oggi 440 di detenuti e non (così come era giusto e logico fare) molti di meno rispetto a quelli precedentemente enumerati”- fa notare Mauro Nardella della UIL spiegando che risultano compromessi i diritti sanciti da precise norme in materia Penitenziaria. Si pensa all’impossibilità per i detenuti provati psicologicamente, tra i quali anche diversi ergastolani, di poter vivere la loro carcerazione in cella singola. Cosa dire poi delle decine e decine di detenuti ( 32 per l’esattezza) che pur avuto concesso un permesso di necessità a loro attribuito per gravi ed eccezionali motivi di carattere familiare attendono da mesi di vedersi assecondati nel loro diritto. Il tutto perché a causa del sovraffollamento non vi sono più celle disponibili per tali evenienze. “Una cosa certa è che  il sovraffollamento di danni ne sta facendo a Sulmona e li sta facendo per i diritti compressi ai detenuti e per i nervi distrutti agli operatori penitenziari” tuona Nardella che ha chiesto l’intervento del Garante delle persone private della libertà personale, Gianmarco Cifaldi, affinché si concorra tutti a ripristinare condizioni di legittimità.

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