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SULMONA – Era stato rinvenuto cadavere in casa dopo circa dieci giorni dal decesso, come accertato dalla ricognizione effettuata dalla Asl. Viveva da solo, senza parenti, e aveva scelto Sulmona per trascorrere il resto della sua vita viste le pregresse patologie. Alla fine è stato stato il Comune a farsi carico della sepoltura e delle spese funebri di Lucio Capriolo,67 enne di Torino residente in città, come si evince dalla determina dirigenziale firmata dalla Segretaria Comunale di Palazzo San Francesco. “Non è stato possibile rinvenire nell’immediato parenti che potessero provvedere alle spese di sepoltura. Ravvisata la necessità di provvedere senza indugio per ragioni di pubblica igiene alla rimozione della salma e alle operazioni di sepoltura, con anticipo delle spese a carico del Comune nelle more dell’individuazione di parenti cui successivamente potrà essere chiesto il rimborso dei costi affrontati”- si legge nella determina. L’uomo risultava nell’elenco delle persone scomparse dopo che un amico di Napoli, contattandolo ripetutamente sul telefono cellulare, non aveva ricevuto risposta. Si è quindi recato ai carabinieri per attivare le ricerche. La trafila degli accertamenti aveva portato lo scorso 6 marzo alla tragica scoperta fatta dalla Polizia Locale di Sulmona e dal proprietario dell’appartamento di via Turati che il 67 enne aveva preso in affitto. Cardiopatico e con più di una patologia alle spalle, aveva vissuto un ventennio in Spagna per poi decidere di abitare a Sulmona, città compatibile con il suo quadro clinico. Non ha parenti sul territorio (solo un fratello a Roma irreperibile) ed aveva vissuto una vita sempre tranquilla e riservata. Dopo alcuni giorni di “sosta” nella Casa Funeraria per il nulla osta e le pratiche burocratiche, l’ente ha deciso di farsi carico delle spese funebri di 2302 euro, essendo l’uomo morto nella solitudine e nella riservatezza del suo alveo domestico. Una storia triste che ha spinto il comune a pagare l’inumazione.

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