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SULMONA – Sette mesi di reclusione, duecento euro di multa, un risarcimento da 10 mila euro per le parti civili e il pagamento delle spese processuali pari a 1700 euro. E’ questa la pena comminata dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona a G.M., imprenditore di 65 anni, per la “gemella” truffa del pellet, venuta fuori nell’aula del piano terra del Palazzo di Giustizia. Non un raggiro dell’ultimo minuto, dovuto ai rincari alle stelle, ma un modus operandi che è stato posto in essere anche in tempi non sospetti. Precisamente da agosto a settembre 2018. Stando almeno ai procedimenti penali a carico dell’imputato, che operava sul territorio comunale di Castel Di Sangro, riuniti in unico fascicolo. Cinque truffe contestate di cui due andate a sentenza l’altro giorno. Secondo il quadro accusatorio il 57 enne avrebbe convinto alcuni utenti a sborsare somme considerevoli per la fornitura del pellet ad un prezzo più favorevole, creandosi un giro di clientela, anche tramite il passaparola. Incassati acconti e prevendite, sapendo che le forniture non sarebbero mai arrivate a destinazione, si sarebbe reso irreperibile, spiegando di essere stato vittima di un inadempimento contrattuale. “Ora vado in Egitto per verificare cosa è accaduto” avrebbe riferito alle vittime del raggiro. Di fatto nessuna certezza è emersa su quel viaggio nè i potenziali acquirenti sono stati rimborsati. Da qui la sfilza di denunce, alcune archiviate ed altre arrivate davanti al giudice. Ieri per l’imprenditore è arrivato il “conto” della giustizia: sette mesi di reclusione (pena sospesa), 200 euro di multa, più il risarcimento a due uomini che si sono costituiti parte civile. La truffa del pellet è balzata alle cronache anche a distanza di anni, ovvero nei giorni scorsi, trovando terreno fertile in Valle Peligna. Un copione simile ma non identico nel senso che il garante tra i potenziali acquirenti peligni e la ditta di Isernia, che aveva proposto pellet a prezzi stracciati, è stato a sua volta truffato ed ha sporto querela nei confronti della ditta in questione. Parte delle vittime sono state già risarcite.

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