banner
banner

PREZZA – “La gioia più grande è stata quella di aver cambiato la vita di un paese che stava attraversando un momento difficile e particolare. Abbiamo creduto in un evento sportivo che è riuscito a far ripartire un paese”. Con queste parole il campione del mondo 1982, Antonio Cabrini, si è presentato alla gremita piazza Umberto I di Prezza, per ripercorrere, tutto in una notte, quella notte magica, unica e indimenticabile. Era un’altra Italia, il Capo dello Stato era Sandro Pertini, il Presidente del Consiglio Giovanni Spadolini, i giovani guidavano vespe o garelli a tre marce, i padri sedevano nelle loro ritmo e le mamme andavano a fare la spesa nelle loro 126. Poi c’è la canzone del mundial, quella che gli azzurri ascoltavano prima di ogni partita “cucurucucu” del maestro Battiato. Una Nazione fragile, instabilità politica e inflazione alle stelle. La coppa del mondo segnò l’inversione di marcia. L’emozione è palpabile nel centro peligno che, in una sera d’estate, diventa la capitale del ricordo. Cabrini arriva poco dopo le 21 e si concede subito ai tanti fans. Prima firma una maglia bianconera e poi una azzurra. “Il calcio è cambiato in maniera radicale non solo dal punto di vista tecnico e tattico ma anche fisico”- interviene Cabrini ai nostri microfoni che ricorda quel rigore sbagliato. “Quando hai dei compagni che ti danno forza, l’errore passa in secondo piano”- prosegue l’ex calciatore intervenuto per la presentazione del libro “Per sempre noi due”, di Federica Cappelletti, moglie di Paolo Rossi, l’altro compianto campione che oggi avrebbe “partecipato alle celebrazioni con sorriso, compiaciuto del fatto che gli italiani a distanza di 40 anni ricordano cosa facevano e dove erano perchè hanno nel cuore quel mondiale”, ha esordito l’autrice. Alla serata sono intervenuti anche calciatori e alcune società sportive peligne oltre al consigliere regionale, Silvio Paolucci, al senatore Luciano D’Alfonso e al sindaco, Marianna Scoccia, soddisfatta per la buona riuscita della serata. “Vogliamo rivivere quel senso di squadra e unità con quelli che sono stati i nostri eroi che vivono in eterno”- ha concluso il primo cittadino.

Lascia un commento