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SULMONA – Un nuovo incarico per i locali che dovranno ospitare la risonanza magnetica nuova di zecca in ospedale ma ancora parcheggiata in magazzino. E’ l’incredibile “telenovela” che va in scena nel presidio ospedaliero dell’Annunziata dopo le battaglie politiche condotte che hanno portato all’assegnazione del macchinario ma non ancora alla sua entrata in funzione, a tutto svantaggio dell’utenza che è costretta a macinare chilometri per sottoporsi all’esame. Con deliberazione del Direttore Generale Asl, Roberto Testa, l’azienda ha affidato l’incarico, in relazione all’offerta economica, all’ingegnere Fabrizio Caila per un importo complessivo di 12mila 600 euro. Un passaggio che si è reso necessario poiché il precedente affidatario ha presentato un progetto difforme in termini sia di costi globali sia di lavori, pari a 276.691,58 euro” . Da qui la richiesta di rivisitazione del progetto seguita da una diffida a provvedere alla modifica dello stesso. Il vecchio operatore si è rifiutato ad adempiere a quanto richiesto dall’azienda per cui è stato dichiarato risolto il contratto, con la riserva di un’azione legale per “il grave nocumento arrecato alla Asl”. Nel frattempo è stato conferito il nuovo incarico per i lavori sulla stanza grezza del nuovo ospedale. “L’adeguamento dei locali del presidio ospedaliero di Sulmona, per l’installazione di una risonanza magnetica, rappresenta un obiettivo strategico aziendale, finalizzato a dare un’offerta sanitaria pubblica oggi non presente sul territorio”- rilevano dalla Asl. L’utenza intanto resta in trepida attesa. Dopo oltre due anni chi si deve sottoporre alla prestazione sanitaria, è costretto a spostarsi presso altro nosocomio. Una triste realtà alla faccia dei meriti e delle rivendicazioni che, al momento, non trovano riscontri concreti. Si spera davvero che sia l’ultimo atto di una lunga e non proprio appassionante “telenovela”.

Andrea D’Aurelio

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